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ADULARIA (PIETRA DI LUNA)

ADULARIA (PIETRA DI LUNA)

L’ Adularia (Pietra di Luna), proviene da diverse parti del mondo, soprattutto da giacimenti siti in Sri Lanka, India, Birmania, Stati Uniti, Brasile, Australia e Madagascar.

E’ una pietra pregiata e, pur essendo abbastanza diffusa, è venduta secondo la caratura.

Questo può orientarvi anche nell’acquisto. Spesso viene confusa con la labradorite o la selenite, pur essendo pietre altrettanto belle, hanno caratteristiche diverse. E le differenza di prezzo sono notevoli.

Questo minerale è conosciuto anche come pietra di luna, grazie ad un fenomeno ottico, chiamato adularescenza (tipo di lucentezza biancastra ,che ricorda il bagliore della luna ).

L’adularia è una pietra che esprime l’energia yin, femminile. ADULARIA (PIETRA DI LUNA)

Legata all’elemento acqua , come una placida luna piena , ci dona pace, tranquilità, dolcezza e protezione.

Parla di romanticismo , compassione ed empatia.

adularia

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Supporta la sfera emozionale, l’armonizza e ci aiuta a non rimanere identificati in uno stato emotivo.

Ci guida con dolcezza all’accettazione e successivamente al cambiamento.

Se la indossiamo regolarmente ci riconnette alla nostra energia femminile e creatrice.

La pietra di Luna è quindi perfetta per prendersi cura del nostro secondo chakra; è ideale anche per tutti gli uomini che sentono bisogno di morbidezza e maggior capacità di accoglienza.

Può essere impiegata per alleviare e prevenire i piccoli disturbi legati al sistema riproduttivo delle donne, alleviando dolori legati al ciclo.

Utile anche per accompagnare ed integrare i cambiamenti legati al periodo della menopausa.

L’adularia è una pietra che può essere utlizzata in sinergia anche con il sesto chakra .

Ci aiuta a riconnetterci con il nostro intuito , aumentando la capacità di visione del nostro terzo occhio.

Se messa sotto il cuscino, potremo avere sogni lucidi ed ispirati, facilmente ne manterremo il ricordo al nostro risveglio. ADULARIA (PIETRA DI LUNA)

Se desiderate purificarla e ricaricarla eviterei l’acqua, meglio il sale grosso.

Eviteremo così che l’acqua penetri nelle microfessure della pietra, rovinandone la trasparenza e i bellissimi giochi di luce.

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